I combinatori GSM, quando vengono bloccati a distanza

Sembra che alcune tecnologie adottate dai malviventi siano strettamente derivate da prodotti o sistemi militari ideati dalle forze americane inviate in Iraq. Da tempo i terroristi avevano messo a punto delle tecniche di attacco contro i convogli armati, basate su ordigni esplosivi telecomandati con azionamento tramite telefono cellulare. L’ordigno veniva piazzato sulla strada pubblica, interrato e ben occultato. Il terrorista, da distanza di sicurezza, quando vedeva transitare il convoglio attivava il comando per l’esplosione. Le forze armate americane, dopo aver subito numerosi attacchi di questo tipo, hanno ideato dei sistemi per disturbare lo spettro di frequenze su cui operano i telefoni cellulari, in modo da impedire l’invio dei codici di attivazione dell’ordigno.

Praticamente i convogli armati viaggiavano accompagnati da un alone protettivo invisibile che impediva qualsiasi comunicazione tra telefoni cellulari nel raggio di un centinaio di metri. Purtroppo però, questa tecnologia può essere facilmente utilizzata dai malviventi anche per neutralizzare le trasmissioni di allarme via combinatore GSM. Un malvivente potrebbe porsi nelle immediate vicinanze dell’area interessata, attivare il dispositivo, inibendo le funzionalità di avviso del sistema antintrusione e distruggere i dispositivi acustici. Da quel momento potrebbe operare indisturbato.

La contromisura più accreditata potrebbe essere quella di utilizzare una combinazione GSM con funzione anti-jammer, in grado di garantire l’invio delle segnalazioni di allarme anche in presenza di un disturbatore o jammer. Un’altra soluzione potrebbe essere quella di utilizzare in contemporanea più mezzi di comunicazione dell’allarme, ad esempio utilizzando anche la comunicazione attraverso la linea telefonica via filo, con la supervisione di entrambe, in modo da inviare una segnalazione di allarme in caso di malfunzionamento di una delle due tecnologie. E’ possibile collegarsi ad una centrale di ricezione allarme tramite un radioallarme oppure tramite ADSL ed Internet, controllando continuamente il flusso dei dati tra il sito da proteggere ed il Centro stesso.

E’ comunque la figura dell’installatore di fiducia ad avere un ruolo chiave nell’esaminare responsabilmente il sito da proteggere predisponendo con logica tutti gli appropriati accorgimenti utilizzando le tecnologie più aggiornate.