Key Bumping, una tecnica di scasso che non lascia tracce
Una tecnica di scasso relativamente semplice da attuare e che non richiede grande destrezza da parte dello scassinatore è il key bumping. Su Internet è facile reperire video che mostrano come sia semplice forzare una serratura a cilindro usando un’apposita chiave ad urto. La pericolosità di questa tecnica è data appunto dalla facilità di utilizzo (non serve avere la manualità di uno scassinatore professionista) e nella semplicità di realizzazione degli strumenti necessari.
La chiave, in questo caso definibile grimaldello, è prodotta limando degli spazi piramidali in numero pari ai pistoni della serratura. Questa viene poi colpita con un qualsiasi oggetto rigido per far sì che la forza dell’urto faccia sobbalzare i pistoncini superiori oltre la linea di apertura facendo quindi scattare la serratura stessa.
Secondo le statistiche, i ladri che usano il metodo del key bumping generalmente sono persone molto discrete, che vestono bene, non si ubriacano, non fanno schiamazzi e non attirano l’attenzione su di loro. Con le vittime, però, sono sistematici: le studiano da vicino, ne memorizzano le abitudini e tengono d’occhio quelle dei vicini. Quindi cercano di focalizzare l’attenzione sulle serrature delle abitazioni e, creando una chiave apposita, modificando i loro spadini, i cacciaviti e i grimaldelli, cercano di forzarle evitando di lasciare tracce evidenti di violazione. E poiché prediligono refurtiva non particolarmente ingombrante e che si possa trasportare in uno zaino (gioielli, pc portatili, macchine fotografiche o posateria) puntano verso complessi abitativi di un certo livello.
Tra le problematiche derivate dal furto eseguito con la tecnica del key bumping vi è il rapporto con le compagnie di assicurazione: non lasciando tracce di scasso diventa molto difficile ottenere il rimborso completo dei danni, dato che l’assicurazione può addurre come attenuante la dimenticanza della porta aperta. Alcune polizze assicurative comunque prevedono questa eventualità e casi simili, con clausole apposite che definiscono l’uso di chiavi false, chiavi duplicate, chiavi originali rubate o sottratte.
Tuttavia uno dei punti deboli di questa tecnica è che non si tratta di un passepartout universale, infatti ogni cilindro può essere aperto solo con una bump key avente lo stesso profilo.
La soluzione ideale potrebbe essere quella di installare una serratura a cilindro europeo. Questi nuovi modelli di serrature sostituiscono le ormai superate serrature a doppia mappa, che davano appunto non pochi problemi sia in tema di praticità che di sicurezza. Le serrature a cilindro europeo sono infatti diventate uno standard per la protezione delle porte nei paesi del nostro continente e non solo. E’ stata inoltre approvata la norma di legge Uni En 1305 – 05, che rappresenta il modello ufficiale di serratura a cilindro europeo come: resistente alle temperature più critiche e alla corrosione da parte di sostanze chimiche; clinicamente testate per resistere ai tentativi di scassinamento; elevata sicurezza delle chiavi offerte in dotazione; resistenza agli atti vandalici di perforazione e bumping, spesso utilizzati dai ladri per violare le serrature. Contro il key bumping si può optare per serrature a norma di legge con certificazione anti-bumping. Oltre all’utilizzo di cilindri anti-bumping e anti-shock è bene utilizzare delle serrature per cilindro europeo con trappola che in caso di manomissione ed estrazione forzata del cilindro vanno in blocco irreversibile e non ne permettono l’apertura.
Un’altra precauzione per migliorare la resistenza al key bumping è di trattare il cilindro con speciali liquidi viscosi, in modo da ostacolare il salto dei pistoncini sotto il colpo della bump key.
In ogni caso è buona norma consultarsi con un tecnico di fiducia che sia professionalmente competente e che sappia dare il giusto consiglio solo dopo una oggettiva valutazione del rischio.