Il furto d’identità, un reato subdolo e poco conosciuto

Il furto d’identità è una forma di truffa o frode, volta ad accedere a risorse o ottenere credito o altri benefici, mediante il quale un soggetto assume l’identità di qualcun altro.

Il termine furto d’identità, in realtà non è del tutto corretto: infatti non è possibile rubare letteralmente un’identità in quanto tale, ma la si può soltanto usare.
La vittima di un furto di identità può subire conseguenze assai negative, se questi viene ritenuto responsabile per le azioni commesse dal perpetratore di tale comportamento. Organizzazioni e individui che sono stati ingannati o defraudati da ladri di identità possono pertanto subire conseguenze negative e perdite e, in tal senso, sono da considerarsi vittime.
Per la legge italiana, un furto di identità è da considerarsi a tutti gli effetti l’attribuzione a sé, non di un nome inventato, bensì di un nome di una persona specifica, utilizzato chiaramente per creare danni o turbare quella persone.
In tempi recenti, grazie all’avvento delle tecnologie, delle comunicazioni elettroniche e soprattutto dei social network, il fenomeno si è sviluppato a macchia d’olio, esponendo secondo alcuni, oltre il 25% degli utenti del web al rischio di identità clonata.
Tuttavia i ladri di identità a volte impersonano soggetti defunti, utilizzando le informazioni personali ottenute da necrologi, lapidi e altre fonti per sfruttare ritardi esistenti tra il decesso e la chiusura dei conti bancari della persona, approfittandosi della disperazione e disattenzione dei familiari delle vittime e dei punti deboli nei processi di controllo del credito. Tali crimini possono continuare per qualche tempo fino a quando le famiglie o le autorità si rendono conto della situazione a causa di inevitabili anomalie.

Come vengono scelte le vittime

Il furto d’identità è solitamente un crimine che avviene per opportunità, in quanto un utente potrebbe diventare una inconsapevole vittima per il solo motivo che i propri dati personali non sono adeguatamente protetti.

Suggerimenti per prevenire

Benché non sia possibile escludere completamente il rischio di furto di identità, alcune semplici abitudini potrebbero aiutare a ridurlo al minimo.

Innanzitutto, i propri dati personali dovrebbero essere comunicati solo a società che godono di una buona reputazione. Inoltre, anche sui social network che riteniamo inoffensivi, occorre prestare molta attenzione nel divulgare i propri dati in quanto il pericolo di subire una clonazione d’identità – e le conseguenze di ciò – è più reale di quanto si possa credere. Va detto che le informazioni sull’identità relative a documenti quali carte di credito, estratti conto bancari, bollette, libretti degli assegni eccetera possono anche essere rubati fisicamente da veicoli, case e uffici, o direttamente alle vittime di borseggiatori e scippatori. Questo significa che è importante custodire con attenzione anche i supporti fisici collegati alla propria identità.

Per prevenire sottrazioni di informazioni legate all’identità elettronica è importante aggiornare il sistema operativo e le relative applicazioni presenti nei dispositivi usati nel mondo digitale (pc, tablet, smartphone ecc.), effettuando tutti gli aggiornamenti che mitigano le vulnerabilità conosciute. Gli utenti dovrebbero altresì mantenere sempre in esecuzione il software antivirus e soprattutto utilizzare estrema cautela nell’utilizzo dei vari servizi telematici.

Anche se i fornitori di carte di credito tentano di renderle quanto più sicure possibile, se i dati della carta di credito, compresi nome, data di scadenza e PIN, compaiono in un record di dati violato, la situazione può diventare preoccupante. Perché questi dati sono sufficienti per fare acquisti nei negozi online. Per proteggere i dati della carta di credito si possono adottare alcuni accorgimenti:

  • configurare l’autenticazione a due fattori: se per gli acquisti online non si vuole rinunciare alla carta di credito, allora quanto meno si può usare l’autenticazione a due fattori presso il fornitore. Così facendo, i truffatori online non avranno più alcuna possibilità di abusare dei dati della carta di credito, perché per compiere la transazione è necessario un ulteriore codice di autorizzazione, inviato solitamente sullo smartphone del titolare della carta.
  • configurare le notifiche per le transazioni: configurare la carta di credito in modo da ricevere una notifica via email o SMS non appena viene compiuta una transazione. In questo modo si può conoscere subito quale importo è stato addebitato, quando è stato addebitato e chi è il beneficiario.
  • non consegnare la carta di credito nelle mani di nessuno: bastano pochi secondi per copiare i dati. Andrebbe inserita personalmente nel lettore ed estratta subito dopo. Inoltre, quando viene digitato il PIN va coperto il lettore in modo che le cifre digitate non siano visibili né ai presenti, né alle telecamere.

Come capire quando si è vittima del fenomeno

Le società hanno differenti policy per notificare ai propri utenti quando si accorgono che qualcuno ha avuto accesso al proprio database. Il consiglio, comunque, è di controllare periodicamente il proprio conto corrente per verificare inusuali o inaspettati accrediti o prelievi. Possono essere considerati campanelli di allarme anche la ricezione di fatture di prodotti o servizi di cui non si è in possesso, la mancata ricezione di resoconti o fatture, la ricezione di corrispondenza o solleciti di pagamento relativi a finanziamenti o servizi mai richiesti oppure il non funzionamento della carta di credito.

Cosa fare quando si ha un sospetto

In caso di eventuali sospetti è consigliato bloccare immediatamente le carte di credito e tutti i conti correnti interessati contattando il numero verde del proprio istituto finaziario. Nel caso in cui il fatto sia accertato è indispensabile presentare denuncia circostanziata alle Autorità, possibilmente alla Polizia Postale. Questo corpo infatti è specializzato nei crimini informatici e dopo la denuncia farà partire l’iter investigativo necessario a scovare il o i colpevoli. Inoltre, chi subisce un furto d’identità farebbe bene a rivolgersi anche ad un legale esperto nel settore, il quale potrebbe suggerire le opportune misure da adottare per limitare i danni e per evitarne di ulteriori.

Come tutelarsi

Negli ultimi anni, soprattutto dopo l’avvento dei social network, sono nate diverse organizzazioni in molti Paesi che forniscono servizi di protezione e/o assicurativi per la tutela contro il furto di identità. Questi servizi si propongono di contribuire a proteggere l’individuo dal furto di identità o di coadiuvare nella rilevazione del fenomeno in cambio di una quota mensile o annuale o di un premio. Questi servizi in genere funzionano impostando i cosiddetti allarmi frode sui file relativi al credito bancario dell’individuo con il supporto delle principali agenzie di credito o bancarie oppure attraverso la creazione di report di monitoraggio dei movimenti di liquidità.

Nell’ambito dell’autotutela è opportuno conservare in casa o, comunque, in un luogo sicuro, una fotocopia di tutti i documenti personali, quali il passaporto, la carta di identità, la patente di guida, il porto d’armi, il tesserino sanitario, ecc.; evitando di conservare tutti i documenti d’identità nello stesso posto.