Impalcature e ponteggi, un rischio per la sicurezza delle abitazioni

Durante i lavori edili, le impalcature e i ponteggi possono trasformarsi in pericolose vie di accesso alle abitazioni private. E’ per questo motivo che la presenza dei cantieri viene spesso vissuta con disagio da parte degli abitanti dell’edificio, i quali devono fare i conti, oltre che col disturbo provocato dalla presenza del cantiere stesso, anche col timore che le infrastrutture di lavoro vengano utilizzate dai ladri per introdursi all’interno delle abitazioni aggirando le vie di accesso tradizionali.

Anche dal punto di vista prettamente giuridico, in sede di richiesta di risarcimento dei danni subiti dai condomini, i giudici hanno sempre ritenuto sufficiente la dimostrazione del fatto che l’ingresso dei ladri nell’appartamento della vittima sia avvenuto attraverso i ponteggi privi di adeguate protezioni. Allo stesso modo, i giudici hanno ritenuto irrilevanti alcuni comportamenti, come non aver chiuso le finestre o non aver adeguatamente protetto alcuni beni di valore.

Nella sentenza n° 1890 del 28.01.2013 della Cassazione Civile però, questo concetto è stato messo in discussione: ad una vittima di un furto non è stato riconosciuto il diritto al risarcimento in quanto, in occasione dell’assemblea condominiale per l’assegnazione dei lavori di ristrutturazione, questi aveva votato contro l’installazione di un impianto antifurto a protezione dei ponteggi. L’impresa edile è stata perciò scagionata in quanto aveva eseguito quanto richiesto al momento dell’assegnazione dell’incarico, scaricandosi così dalla responsabilità di quanto accaduto.

Tipicamente l’accesso alle abitazioni attraverso i ponteggi avviene negli orari non lavorativi, ovvero quando gli operai dell’impresa edile non sono presenti. Questo perchè difficilmente un malintenzionato agisce all’interno di un cantiere aperto, con il rischio di insospettire gli addetti ai lavori o di essere riconosciuto. Tuttavia questa è una considerazione valida solo per i cantieri di dimensioni relativamente contenute, in cui il personale operante si conosce personalmente.

Nei cantieri di grandi dimensioni infatti, esiste il rischio che i malviventi possano operare anche durante le ore lavorative, approfittando della presenza di più figure professionali con diverse mansioni. Per tale ragione è necessario prevedere l’obbligo di utilizzare specifici badge di riconoscimento o predisporre dei tornelli, in modo da scoraggiare l’accesso alle persone non autorizzate. Limitare le possibilità di accesso, così come predisporre un adeguato impianto di illuminazione, pur contribuendo ad aumentare il livello di sicurezza e sgravare, seppur parzialmente, l’impresa dalle proprie responsabilità, non sono in grado – da soli – a fermare le intrusioni non autorizzate. Per ottenere un grado accettabile di sicurezza è necessario dotare il ponteggio di adeguati impianti antintrusione.

A differenza delle soluzioni adottate per la protezione di un’abitazione o di un locale commerciale però, un impianto antintrusione destinato alla protezione di un ponteggio richiede attenzioni particolari. Questo perchè, in primo luogo, ci si trova all’interno di un cantiere in cui, oltre al rischio di urti e spostamenti, il funzionamento dell’impianto può essere ostacolato dalla presenza di attrezzature e materiali all’interno del cantiere anche oltre il termine dell’orario lavorativo. Allo stesso modo potrebbe succedere che la semplice apertura di una finestra da parte di un condomino rischi di provocare un allarme indesiderato.

Non si può dimenticare, infine, che in presenza di forti raffiche di vento, i ponteggi possono essere sottoposti a vibrazioni anche intense e che le reti di protezione o altri oggetti potrebbero essere spostati col rischio di creare falsi allarmi.

Nel tempo il mercato ha sviluppato tecnologie specifiche per la protezione delle impalcature. Una delle soluzioni più efficaci è costituita da impianti che prevedono, nella parte esterna del ponteggio, una serie di sensori a rilevazione bidirezionale adatti agli ambienti esterni, in abbinamento a dei sistemi anti-arrampicamento in grado di reagire alle variazioni di peso ed alle vibrazioni, il tutto corredato da un forte segnalatore acustico e luminoso per segnalare l’allarme in modo tempestivo. Questa strumentazione è molto versatile e permette di essere adattata facilmente a tutte le strutture di ponteggi. Il modulo principale infatti, viene corredato da una serie di moduli secondari, estendibili all’intero ponteggio e collegati al principale attraverso connessioni stagne o moduli wireless.

Può risultare molto efficace dotare il cantiere di una opportuna cartellonistica deterrente e, in base alle esigenze, è possibile incrementare l’efficienza del sistema con l’integrazione di servizi aggiuntivi come un combinatore telefonico GSM oppure la videosorveglianza.