Sistemi nebbiogeni e normative
Un sistema antintrusione agisce con almeno due finalità: fungere da deterrente al furto ed allertare le forze dell’ordine perché intervengano al più presto. Spesso può accadere che siano necessari diversi minuti prima che il personale addetto alla sicurezza possa intervenire sul luogo dell’effrazione per mettere in fuga i criminali. Un sistema nebbiogeno che in pochi secondi satura l’ambiente con un composto chimico nebulizzato che, data la sua alta densità ed il suo effetto di rifrazione della luce, impedisce la visibilità anche a pochi centimetri di distanza, è in grado di colmare il gap che intercorre tra il tentativo di intrusione e il conseguente intervento delle forze dell’ordine.
La nebbia viene creata in pochi secondi e si mantiene nell’ambiente per almeno 60 minuti, non lascia tracce, è assolutamente innocua e non danneggia oggetti, locali o persone e si integra anche con impianti già esistenti. Quest’innovazione tecnologica ha portato un’integrazione nel mondo della sicurezza che da tempo gli utenti finali richiedevano ed il mercato ne è stato inondato, ma allo stesso tempo è accompagnata da alcuni limiti che la normativa impone.
La norma CEI EN 50131-8, dal titolo “Sistemi di allarme – Sistemi di allarme e rapina Parte 8: Generatori e sistemi di generazione di nebbia per applicazioni di sicurezza” contiene principalmente 2 informazioni che sono utili all’utente finale: come deve essere la macchina nebbiogena e come deve essere installata per svolgere una certa funzione. I produttori sono tutti allineati alla norma poichè seguire la norma è anche, sotto alcuni aspetti, sinonimo di qualità.
Interessante parte della EN 50131-8 riguarda l’uso dei dispositivi a generazione di nebbia con funzione ANTIRAPINA. E’ bene sottolineare che la normativa non consente l’uso dei nebbiogeni come antirapina se non rispettando le seguenti regole di massima:
- Avvisare preventivamente le Forze dell’Ordine e i Vigili del Fuoco che un dispositivo nebbiogeno è stato installato con questa funzione;
- Installare il dispositivo in modo che il getto sia diretto dal bersaglio verso l’uscita per agevolare la fuga del rapinatore;
- Deve essere presente un cartello che segnala la presenza del dispositivo nebbiogeno e le azioni da intraprendere se questo viene attivato;
- Lo staff deve essere addestrato all’uso del nebbiogeno con funzione antirapina.
Investire nell’installazione di un antifurto nebbiogeno permette quindi di proteggere il proprio immobile in maniera semplice, sicura, efficace e silenziosa, ma prima è importante consultarsi con un operatore professionista nel settore della sicurezza.